“Cittadinanza in scena” è una rassegna teatrale che si inserisce nel quadro delle iniziative di Oltre la Siepe e che quest’anno vede l’adesione dell’amministrazione del Comune di Dozza e del Comune di Imola, la collaborazione del DSM dell’AUSL di Imola, del Coordinamento Regionale “Teatro e Salute Mentale” e del mondo della scuola.
Le premesse di tale iniziativa, risiedono nella necessità di offrire alla Comunità importanti chiavi di lettura che attivino una riflessione collettiva volta al superamento di stereotipi e pregiudizi, per una sana convivenza tra soggetti portatori di istanze ed interessi differenti. La rassegna di quest’anno presenta degli aspetti di forte innovazione che rispondono ai bisogni emersi dal lungo e fruttuoso rapporto maturato con le istituzioni scolastiche e la cittadinanza. Lo scorso anno abbiamo concluso la rassegna con un appuntamento teatrale collettivo, al teatro dell’Osservanza, un’unica performance costruita su una sequenza di contributi dei 7 gruppi teatrali che hanno partecipato alla rassegna, condividendone le idee e le linee guida:
- Sottolineare quanto il fare teatro sia utile e necessario per costruire percorsi di emancipazione in una comunità che desidera essere inclusiva, prendersi cura di sé e delle differenze che la abitano, in cui il bene individuale riesce a coniugarsi con il bene comune.
- Ribadire quanto il teatro abbia sempre ricoperto una funzione importante nel permettere alle esistenze di emergere, raccontarsi e di rappresentarsi sulla scena sociale.
In platea lo scorso anno il pubblico era costituito da centinaia di studenti di Istituti di istruzione superiore di Imola e Bologna. Un pubblico eccezionale, non occasionale, interessato. Un pubblico la cui partecipazione è il frutto di una lunga collaborazione tra associazionismo e mondo della scuola e che “Oltre la siepe” ha sempre messo al centro della propria attenzione.
Proprio in quell’occasione si è sottolineato quanto il fare teatro sia importante per la crescita personale e comunitaria e
quanto sia necessario creare le condizioni affinché ciò possa divenire una pratica diffusa. Una necessità condivisa dall’Assessora al Welfare del Comune di Imola e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Dozza, presenti su quel palco. Nelle nostre città, in cui gli spazi comunitari e di aggregazione sociali sembrano rarefarsi sempre più, e chi le governa fatica a rispondere a questo bisogno di crescita, personale e collettiva, l’associazionismo ha voluto dare voce e corpo a quella domanda, impegnandosi in primo luogo ad aprire la terza edizione di “Cittadinanza in scena” con una performance di teatro comunitario: “Sulla stessa barca”.
Protagonisti, quindi non solo fruitori ma direttamente “attori”, di questa grande performance, dal titolo fortemente evocativo, saranno soggetti diversi, cittadini interessati senza distinzione alcuna, studenti e operatori dei servizi, gruppi teatrali, che, in una capillare e contemporanea rete laboratoriale, si prepareranno separatamente per potersi ritrovare assieme a realizzare la stessa performance. Il teatro si fa casa di tutti e per tutti, crea una comunità, costituita da persone (le più diverse) che condividono lo stesso bagaglio teatrale, e che si allargherà, il giorno della performance, ad includere il pubblico stesso.
“Sulla stessa barca” sarà, nel 2023, il progetto cardine di 3 differenti rassegne teatrali (“Cittadinanza in scena”, “Reteteatri Festival”, “DDT – Diversi Dirompenti Teatri”), che hanno individuato nella sua forma innovativa, nella capacità di farsi “facilmente” esperienza espressiva diretta per chiunque, e di veicolare contenuti di valorizzazione delle diversità, un’interessante sperimentazione di lavoro culturale e artistico comune.
A cura di: Associazione E PAS E TEMP, Associazione culturale T.I.L.T., Compagnia teatrale Exit, Collettivo Non Ordinario, Davide Dalfiume, Federico Caiazzo, ExtraVagantis Teatro., Teatro di Quartiere